Un piccolo contributo
Quando hai una grande passione per il tuo lavoro, riuscire a condividere il tuo piccolo contributo ti ridà molto, ma molto di più di ciò che hai investito, in termini di tempo ed energia.
È con immensa gratitudine che condivido questo piccolo grande traguardo: pubblicare un articolo sulla rivista di musicoterapia italiana “Musica et Terapia”, per l’esattezza nel numero 45 di quest’anno.
Quando mi sono approcciata a questa disciplina, anni fa, questa rivista è stata mia compagna di studio, fonte di conoscenza e informazione, e fu un piccolo choc quando fu deciso di interromperne la pubblicazione cartacea. Per fortuna le associazioni italiane di musicoterapia, insieme al CONFIAM sono riuscite a ripristinare una edizione digitale, scaricabile gratuitamente da qui.
Ma questo articolo è anche simbolo del consolidamento di una collaborazione con la bravissima collega e insegnante Marta Gianotti, che mi ha seguita e supportata nella stesura della mia tesi di diploma, e che è stata al mio fianco anche per questa pubblicazione.
Mi sento, infine, di rinnovare qui alcuni dei ringraziamenti che mi sono sentita di fare alla fine della mia tesi:
“Fabrizio e Teresa, per avermi sempre supportata (e sopportata) durante questo percorso. […]
Francesca Nobili, entusiasta e instancabile, per la competenza e la trasparenza del suo insegnamento, e per aver contribuito ad ampliare la mia visuale sulla Musicoterapia.
Luca Bertazzoni e Maria Bucci per la loro dedizione, presenza e disponibilità, e per i loro insegnamenti.
Rita Meschini, per l’ispirazione iniziale.
Le colleghe e i colleghi del mio corso di studi, per la condivisione, il confronto e il conforto di questi tre anni […]
Danilo, per aver creduto nel mio entusiasmo.”
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