Il ciclo della vita
Non è facile metabolizzare la perdita di una Persona che hai preso in carico, anche se nella mia professione devo mettere in conto questa esperienza.
Infatti, sono passate alcune settimane da quando Giulia (nome di fantasia) se ne è andata per sempre. Ho già parlato qui di questa mia utente, che seguivo ormai da più di due anni, e alla quale ero veramente molto affezionata.
Questa signora, di grande dignità e cultura musicale, mi ha dato veramente molto, sia umanamente che professionalmente. Grazie a lei, ho approfondito la mia conoscenza del repertorio di opera lirica, e insieme abbiamo (ri)scoperto molte opere.
Benché fosse peggiorata nell’ultimo periodo, Giulia seguiva i nostri incontri con grande interesse e impegno, anche nella parte più attiva della seduta. Per questo motivo, la sua dipartita è stata comunque improvvisa per me: sono andata a casa sua per il nostro incontro, ma nessuno mi ha risposto, la casa era chiusa, e la sera stessa ho saputo che era ricoverata in ospedale.
Quando ho avuto la notizia definitiva, lì per lì ho pensato che non ci eravamo salutate, e questo mi dispiaceva molto. Riguardando, però, le ultime due sedute, mi sono resa conto che Giulia mi aveva salutata: nella scelta degli ascolti delle ultime due sedute, Giulia ha scelto con insistenza “Oh terra addio” dall’“Aida” di Giuseppe Verdi. Quello è stato il suo saluto.
Ciao Giulia, che la terra ti sia lieve…
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