Grata alla vita

La vita ci riserva sempre delle sorprese, a volte sono belle, altre volte meno, ma in qualche modo, guardando bene, c’è sempre qualche motivo per cui esserle grati.

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La musica da sola non basta

Quando si entra nel mondo della musicoterapia da musicisti uno dei primi miti che si devono sfatare è quello del potere taumaturgico della musica. Nonostante la musica possa stimolare stati d’animo ed emozioni, anche a livello neurofisiologico, questo non vuol dire che sia di per sé terapeutica.

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Musicoterapia e spiritualità

La definizione di Musicoterapia della Federazione Mondiale cita come finalità principale quella di raggiungere il benessere fisico, sociale, comunicativo, emotivo, intellettuale e spirituale delle persone e delle comunità per cui si progetta un intervento musicoterapico.

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Legnetti, cembali e tamburi

Le festività natalizie sono state per me sempre un periodo controverso: da una parte il desiderio di calore e luci, dall’altro l’impatto con alcune situaizoni della vita reale. In età adulta sono riuscita spesso a trovare un equilibrio, anche se a volte a discapito di quella meraviglia ingenua che ci caratterizza da bambini, alimentando il disincanto.

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Scoprire se stessi

Fin dai primi momenti del corso di formazione in Musicoterapia mi sono resa conto della grande opportunità che avevo di scoprire me stessa. Tutti gli insegnamenti e i docenti che ho seguito con estremo interesse mi hanno dato qualcosa di importante, e mi hanno permesso di “mettere in ordine” tante cose di me, del mio vissuto, della mia vocalità, della musica che ho sempre sentito dentro di me.

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L’unione fa la musica

Quando si lavora con un gruppo di persone gli stimoli sono tanti, e se quel gruppo di persone ha come denominatore comune la malattia mentale, diventa molto importante mettersi in una posizione di ascolto.

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Il primo utente non si scorda mai

Ci sono degli eventi inaspettati nella vita che fanno da spartiacque, che generano un “prima” e un “dopo”: una emorragia cerebrale è fra questi. E questo purtroppo è capitato alla mia prima utente, una donna di 54 anni che, all’improvviso, si è svegliata senza poter più muovere la parte sinistra del corpo, e in stato di forte agitazione psicomotoria.

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